Storia

Lampedusa con Linosa e Lampione costituiscono l’Arcipelago delle Pelagie.
Il nome deriva dal greco “Pelaghie”, che significa isola dell’alto mare. Queste isole come testimoniano antichi reperti: catacombe, sepolcriti, fondamenta, cisterne, anfore e monete, sono state rifugio e punto di riferimento delle navi dei Fenici, dei greci, dei Romani, dei Saraceni e dei Criciat. Lampedusa è la più grande delle tre isole, e il suo nome ha origine incerta. Dagli antichi era conosciuta come Lopadusa, Lampadusa o Lambidusa e sembra che derivi dai lampi che illuminavano frequentemente le notti dell’isola, spaventando i naviganti.

Le notizie più certe sulla storia di Lampedusa si hanno a partire dal 1430, quando Alfonso V D’Aragona primo Re di Napoli concede i diritti sull’isola al suo cameriere Giovanni De Caro dei Borboni di Montechiaro. Successivamente, nel 1951 la flotta di Carlo V guidata da Andrea Doria ebbe un terribile naufragio. Morirono più di 1.000 uomini, ma i superstiti si rifugiarono a cala Pisana.
Nel 1630 Carlo II di Spagna concede la proprietà dell’isola e il titolo di principi di Lampedusa alla famiglia Tomasi (gli avi dell’autore del Gattopardo).

Nel 1843 il 22 Settembre, il re Ferdinando II di Bordone inviò il Cavaliere Bernardo Sanvisente con 120 persone (contadini e artigiani provenienti dalle province di Palermo e Agrigento, da Pantelleria e da Ustica) per costituire una colonia.
Il Sanvisente che fu il Governatore dell’isola costruì frantoi per l’olio, pastifici, magazzini, uffici sanitari, militari, strade e cimitero. Fece costruire subito 7 edifici isolati con 10 appartamenti ciascuno, i cosiddetti “Sette Palazzi” ancora oggi abitati.

La storia di Lampedusa
Storia di Lampedusa

Nel 1860 dopo la Spedizione Garibaldina dei Mille, l’Arcipelago venne unito al Regno d’Italia. Il Governo italiano se ne dimenticò fino al 1872, impiantandovi una colonia penale di condannati al soggiorno obbligato. La colonia fu eliminata alla fine della 2° Guerra Mondiale.

Il 2 Giugno del 1878 Lampedusa insieme a Linosa fu elevata al comune. Tra il 1887 e il 1897 nell’Arcipelago delle Pelagie, vennero scoperti ricchi banchi di spugne e Lampedusa fu invasa dai pescatori di spugne provenienti da ogni parte, anche dalla Turchia e dalla Tunisia.

Durante la 2° Guerra Mondiale, per la sua eccezionale posizione strategica,
fu trasformata in una roccaforte militare (ancora oggi si possono notare fortini, camminamenti, caserme). Nel 1951 a Lampedusa, finalmente, fu installata la centrale elettrica. Successivamente nel 1963 avvenne il collegamento telefonico, fu installato un dissalatore e nel 1968 sull’altura della zona di “Cavallo Bianco” nasce il nuovo aeroporto civile, che nel 1975 si chiamerà Aeroporto Civile Lampedusa.

Il 15 Aprile del 1986, senza causare alcun danno, Gheddafi lanciò dalla Libia due missili scud su lampedusa, per fortuna caddero in mare vicino “Capo Ponente”, questo produsse un’esplosione di notorietà. Infatti, tutti i mass-media ne parlano e così Lampedusa venne conosciuta in tutto il mondo, provocando così un Boom turistico.

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